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“I first met Andrea Rotili at the Umbria Jazz Festival in Perugia in the summer of 2014. I am a music journalist who writes for several major American publications. I have covered the Umbria festival many times, but in 2014 I was there representing a publication that I work for only occasionally, allaboutjazz.com. This organization arranged for Andrea to provide photos to accompany my festival report. I have been privileged to work with many of the finest, best known photographers in jazz. When I was introduced to Andrea in Perugia, but I was immediately impressed with his enthusiasm and his professionalism. I became much more impressed with him when I saw the photos that he provided for my article. They were stunning. I have now seen a great deal of Andrea’s work in the last five years, not only the work he has done for me (I use him whenever I can), but many images from his portfolio. When you study Andrea’s images, you begin to perceive (even if, like me, you are not a photographer yourself) the difference between photography as a craft and photography as an art. There are many fine photographers who are skilled craftsmen. Frankly, this description would apply to most music photographers. But Andrea is on another level. His technical expertise is unquestionable, but what is much more important is that he is an artist. His creativity, his amazing eye, and perhaps most of all his soul all enable him to render the magic and the emotional passion of music in visual terms. This is a special gift. Andrea has it. I look at his work every day because I have two large Rotili photographs on the wall of the media room in my home where I work.”
Thomas Conrad
JazzTimes, Stereophile, The New York City Jazz Record
“Osservando lo scatto con il quale Andrea nel 2015 vinse il Jazz World Photo capisco molte cose di me, il volto non si vede, la fantasia e l’immaginazione mi costringono a scoprire qualcosa di profondo e concreto, osservo e mi sento rappresentato. Se dovessi dare la parola a quella immagine lo farei citando Emily Dickinson: “Senza la mia solitudine sarei ancora più solo”. La fotografia di Andrea tende a esplorare l’intimità senza troppi filtri, dopo quello scatto è nata una amicizia ed è cresciuta la stima reciproca.”
Enzo Pietropaoli
musician/doublebass/bass
Daniele Di Bonaventura
musician/bandoneon
“Ho definito Andrea un “cacciatore di anime”…lui non spara foto a raffica, mira, attende il momento espressivo e cattura i momenti più emozionanti.Un grande in assoluto, come fotografo e come uomo. Guardando alcune foto che mi ha scattato sono riuscito a capire meglio alcuni momenti vissuti nel mio lavoro di musicista.”
Massimo Moriconi
musician/doublebass/bass
“Andrea non è un fotografo, ma un Artista sensibile che afferra istanti e li rende magica poesia. Letterarmente Musica Visiva! Uno di quegli artisti che meritano di passare alla storia… Per me è anche un grande Amico (anche se ci frequentiamo poco) c’è stato subito feeling dal primo incontro… Amico generoso e disponibile. Ho avuto l’onore di condividere un mio progetto (libro “le pentole narranti”)… Ancora ricordo le risate quando preparavo i miei piatti da fotografare, lì si è rivelato anche un grande fotografo del food. Per me è un riferimento della fotografia jazz e non solo.”
Alfredo Laviano
musician/drummer/percussion/cook/painter… ARTIST
Luca Di Luzio
musician/guitarrist